Summit 2020: SSF non si ferma

Come tutti gli anni, anche in questo 2020 così difficile e lastricato di incertezze, non potevamo rinunciare ad un appuntamento di così vitale importanza per Noi e tanto caro alla nostra comunità di Volontari: il Summit annuale. Anzi, a maggior ragione delle nuove sfide che quest’anno inaspettato ci ha posto davanti, un incontro dal vivo si rendeva più che mai necessario: perché a volte anche un solo sguardo dal vivo, seppur sempre al di sopra di una mascherina, può essere più rassicurante ed esaustivo di mille incontri on-line.

Ed è così che i Volontari di SSF si sono riuniti in una intensissima tre giorni di riunioni (15-18 Ottobre), in cui nulla dell’organizzazione è stato lasciato al caso, e tutto volto all’insegna della sicurezza: a partire dalla scelta della location, una residenza nella campagna romana dotata di ampi spazi aperti e con appartamenti separati e dedicati a massimo 2-3 persone, fino ad arrivare a tutte le attività quotidiane, con riunioni in grandi saloni mantenendo distanza ed areazione costanti, pranzi all’aperto, e ovviamente mascherina sempre indosso e gel disinfettante a portata di mano. Tutti i volontari inoltre avevano provveduto ad affettuare test sierologico o tampone nelle due settimane precedenti. Insomma, la voglia di vederci era davvero tanta e ha vinto sulla paura del virus.

Per il Summit del 2020 siamo stati opsitati dal Castello del Duca in zona Settebagni a Roma

Ma entriamo nel vivo: in soli 3 giorni bisognava sintetizzare tutti i vari aspetti che caratterizzano l’operato passato, le prospettive future e l’organizzazione di un’intera Associazione. Opera ardua ma ce l’abbiamo fatta.

Riforma del Terzo Settore: SSF Onlus diventa SSF Odv

Il via alle danze si è avuto con quello che è stato forse l’argomento più complesso in assoluto, la Riforma del Terzo Settore. Una tematica obiettivamente ostica per chi fosse stato a digiuno di diritto o esperienza prolungata nel mondo dell'associazionismo, ma le parole sapienti del nostro Presidente Gabriele hanno condotto perfino i meno esperti ad orientarsi in un mondo decisamente complesso.

Secondo la riforma che il governo italiano sta attuando in materia di organizzazioni del Terzo Settore, e circa le regole che le riguardano, le Onlus non esisteranno più. Un cambiamento storico da parte dell'Italia, dato che l'istituto della Onlus è stata una tipologia di ente molto utilizzato negli ultimi 20 anni dalle associazioni non-profit, e che riguarda SSF molto da vicino.

Per noi di SSF, che vediamo nel cambiamento una grande opportunità di miglioraramento, la riforma ha rappresentato l'occasione di scegliere una nuova veste per la Mission che tanto abbiamo a cuore, e per scrivere un nuovo Statuto dell'Associazione aggiornandone contenuti e valori per renderli più vicini all'operato della SSF d'oggi, più matura e consapevole rispetto alla SSF costituitasi nell'ormai lontano 2009.

Nel 2021 quindi Studenti Senza Frontiere Onlus lascerà spazio a Studenti Senza Frontiere Odv. La nuova veste che abbiamo scelto è infatti quella di Organizzazione di Volontariato con l'intento di rafforzare il fatto che siamo un gruppo costituito esclusivamente da volontari, grazie al cui impegno prendono vita tutte le attività in favore di terzi che l'associazione propone.

Storia e attualità della Tanzania

Hanno fatto seguito argomenti di cui non potevamo che essere ghiotti e sui quali si era sicuramente più ferrati: storia e attualità Tanzaniana. I Summit di SSF, oltre che momento di incontro, conoscenza e team building, vogliono essere infatti dei momenti di crescita di chi partecipa e dell'associazione, occasioni in cui scambiarci conoscenze e fare autoformazione. Quest'anno abbiamo scelto di fare un focus sulla Tanzania, il Paese in cui abbiamo più progetti attivi, perchè convinti che la conoscenza profonda del luogo di operatività è sempre la “conditio sine qua non” di una Cooperazione allo Sviluppo di qualità.

Ci ha fatto da "mwalimu" (maestro in lingua swahili) il nostro Coordinatore dei Programmi. Walter ci ha guidati nella storia della Tanzania a partire dai sui albori (preistoria), le prime popolazioni e la colonizzazione dei bantu dall'Africa occidentale. Passando per l'epoca arabo-persiana che contribuì in gran parte a formare l'odierna culutra tanzaniana avendo influssi tanto sull'isola di Zanzibar sede di un grande sultanato quanto sull'entroterra del Paese. Nonché per il periodo a noi più noto delle grandi esplorazioni e delle conseguenti colonizzazioni dei territori dell'odierna Tanzania da parte dei Portoghesi, dei Tedeschi e degli Inglesi.

Un focus importante ha riguardato la storia successiva alla prima e seconda guerra mondialie, momento in cui dapprima l'amministrazione dell'Africa orientale passò dalla Germania al Regno Unito, e successivamente il Tanganica (entroterra dell'attuale Tanzania) e Zanzibar si evolsero verso l'indipedenza grazie ad una figura di centrale importanza nella storia moderna del paese: Julius Nyerere, considerato uno delle maggiori figure storiche del novecento e una delle due personalità più importanti dell'Africa moderna insieme a Nelson Mandela. Nyerere detto Mwalimu ovvero "maestro", per la professione che svolgeva prima di entrare in politica, è stato padre fondatore della Tanzania e suo Presidente dalla data di fondazione del paese nel 1964 fino al suo ritiro nel 1985.

Il racconto è terminato ai giorni nostri, approfondendo la politica dell'attuale Presidente in carica John Magufuli, recentemente rieletto a Novembre 2020, e analizzando i dati (African Health Statistics, World Bank, Fact Book) riguardanti la crescita del paese e la sua condizione nei settori istruzione e sanità.

Peer Learning, Volontariato e Borse di Studio

Approfittando della presenza di Caterina e Katerina tornate dalla Tanzania abbiamo poi analizzato nel dettaglio le attività di Peer Learning da loro svolte ad Hanga grazie ad una dettagliata relazione preparata per l'occasione. L'analisi dei risultati ha spaziato dagli argomenti trattati durante le 34 sessioni di Peer Learning, ai luoghi in cui si sono svolte, alla partecipazione e l'interesse da parte del personale sanitario locale. Il tutto corredato da suggerimenti su come migliorarlo e renderlo sempre più bidirezionale (Peer to Peer).

Lavori in corso al Summit SSF 2020

Altro punto saliente è stato l'analisi dei risultati della Formazione Volontari, a cura di Chiara che la formazione la coordina. In SSF ci teniamo particolarmente alla preparazione dei volontari prima degli interventi in Tanzania e Zambia, perchè siamo convinti che l'unica via per fare "volontariato di qualità" sia farlo in maniera "competente". Per questo prima di ogni ciclo di interventi costringiamo i nostri volontari a circa 15 incontri di formazione in cui, oltre alle pratiche logistiche di preparazione, si parla della strategia di SSF e del suo modo di fare volontariato e cooperazione, si insegnano i rudimenti della lingua e cultura Swahili, si studiano e analizzano i documenti dei progetti elaborati dai precedenti volontari. Dopo il ritorno in Italia dei nostri volontari, chiediamo loro l'ulteriore sforzo di darci un feedback su quanto la formazione ricevuta sia stata efficace, dati che ad ogni Summit analizziamo per capire cosa migliorare.

A concludere la parte core delle attività di SSF, si è parlato dei progetti borse di studio, nostro grande vanto. Walter e Gabriele hanno riportato gli aggiornamenti sull’andamento delle pratiche per l'attivazione della nuova borsa di Clara in Infermieristica, ad oggi conclusesi per nostra grande felicità.

Come in tutti i meeting che si rispettino, non sono mancati i momenti di autocritica e analisi retrospettiva di ciò che è perfettibile: perché l’umiltà e il senso critico sono la chiave per un miglioramento vero e duraturo.

Fundraising e Comunicazione 2021

Mezza giornata del Summit è stata dedicata ai temi sempreverdi della raccolta fondi e dell’organizzazione interna. SSF infatti è un'associazione che autofinanzia completamente i propri progetti. Non ci sono dietro organizzazioni più grandi o fondazioni che erogano le risorse necessarie. Da qui l'importanza strategica di avere una comunicazione efficace con i propri supporters e donatori, al fine di riuscire a raggiungere ogni anno gli obiettivi di fundarising necessari alla sopravvivenza dei progetti.

Marco e Gabriele hanno quindi presentato la "Campagna SSF 2021". Tra le novità del nuovo anno il desiderio di raccontare più frequentemente ai nostri follower cosa facciamo, attraverso: articoli di aggiornamento costanti (come quello che stai leggendo), la preparazione di alcune Newsletter, la realizzazione di Live Talk in cui i nostri volontari e borsisti raccontano le loro esperienze, ed altro ancora che non possiamo svelare in anticipo. Nel 2021 inoltre saranno disponibili nuove tipolgie di Regali Solidali, sempre realizzati con variopinte stoffe Kitenge, attraverso cui i nostri donatori possano aiutarci a sostenere le spese per i progetti.

A TUxTU Racconti Volontari è il nuovo format di Live Talk in cui i protagonisti di SSF si raccontano


Infine i lavori si sono conclusi con l’analisi e il cronoprogramma dei lavori futuri e l’organizzazione interna per realizzarli, elementi essenziali nella scansione della vita di un’associazione.

Come ben si può immaginare dunque, i ritmi sono stati serrati, e i temi affrontati hanno percorso a 360° il mondo del Volontariato e le sue declinazioni, tutto sempre all’insegna della collaborazione, dell’ascolto reciproco e di quello scambio di conoscenze che a noi di SSF è così tanto caro.

Non per questo però ci siamo privati dei giusti attimi di leggerezza che competono alla nostra gioventù, di quei momenti per una battuta, per un sorriso (che per ovvie ragioni si intravedeva solo dagli occhi), un caffè o qualche stacco musicale. Come poter d’altronde dimenticare i pranzi e le cene rigorosamente sempre cucinati dai nostri Chef di fiducia Gabriele e Yanee, fatti per sfamare il doppio di noi, il magico giro di Roma, il bellissimo pranzo di chiusura in riva al mare, o le parole sempre care, sagge e rincuoranti del Dr. Mario. Insomma grande è stata la scorta di quei piccoli grandi momenti che son cibo per l’anima e focolare per il cuore.

Escursione: Peer Learning per il Centro Storico di Roma

Ad ogni Summit per spezzare la fatica che tante ore di riunione comporta, siamo soliti organizzare un'escursione in cui poterci svagare e stare insieme per conoscerci meglio. Quest'anno abbiamo preparato un percorso in notturna nel centro storico di Roma con tappe nelle principali attrazioni culturali della città: da Colosseo a Fontana di Trevi, poi Pantheon, Piazza Navona, Campo de' Fiori per infine attraversare il ghetto e passando sopra il Campidoglio tornare a Fori Imperiali e di nuovo al Colosseo. Ogni tappa era assegnata ad uno di noi che doveva scovarne, oltre ai cenni storici, le principali curiosità. Abbiamo così dato vita a ad un bizzarro e divertente Peer Learning, tra chi con dovizia aveva raccolto i particolari più curiosi e chi più negligente ha provato ad inventarli in estemporanea.

Ed è stato così che, seppur molti di Noi si fossero conosciuti dal vivo per la prima volta in quel weekend, alla fine del Summit si era già parte di una grande famiglia: perché gli ideali, i sogni e le speranze comuni son forze incoercibili che si comunicano a pelle e sotto pelle scorrono e rimangono impresse, foriere di legami profondi e sinceri.

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